Infedeltà coniugale, cosa fare

Infedeltà coniugale: in amore e in guerra tutto è lecito, come si suol dire, soprattutto se il conflitto deflagra tra i coniugi. Per il coniuge tradito giunge allora il momento di vendicarsi, magari raccogliendo tutte le prove possibili e immaginabili che possano inchiodare l’altro alla propria responsabilità. A volte, però, le proprie forze non bastano e occorre avvalersi dell’ausilio di qualcun altro; è qui che entra in gioco l’argomento di cui occorre parlare. Le prove del tradimento raccolte dall’investigatore privato sono valide?

Mettiamo il caso che tu ti sia affidato a un’agenzia investigativa per trovare le prove dell’infedeltà del tuo partner. Le foto, i filmati e le registrazioni fatte dall’investigatore privato possono essere cioè  portate in tribunale?  In linea di massima, un’infedeltà coniugale può essere provata con ogni mezzo: saranno pertanto valide le foto, le registrazioni vocali di dialoghi o di telefonate, le testimonianze, i filmati, ecc. Il problema, però, riguarda le modalità con cui queste prove vengono raccolte: mettere una “cimice” nell’auto del presunto traditore oppure mettergli sotto controllo il cellulare possono costituire illeciti gravi, perfino reati. Il problema è ancor di maggior rilievo se si pensa che, nel nostro caso, le prove devono essere raccolte da un soggetto terzo al rapporto di coniugio, cioè dall’investigatore privato a cui è stato dato incarico di smascherare l’infedeltà.

Possiamo dire che le prove raccolte da un detective sono valide, a meno che non vengano contestate. Nel processo civile vige, infatti, il principio secondo cui i fatti sostenuti da una parte sono dati per veri a meno che non vengano contestati, in modo specifico, dalla controparte. Lo stesso vale per le prove: chi ad esempio produce una scrittura privata sottoscritta dalla controparte potrà beneficiarne, a meno che la controparte stessa non contesti la veridicità della firma. Stesso ragionamento per le registrazioni vocali: se porti in tribunale una conversazione telefonica registrata mentre parlavi con la controparte, questa potrà minarne la credibilità contestandola. La contestazione, però, deve essere dettagliata e specifica, nel senso che deve precisare per bene i motivi per cui la prova di controparte non è attendibile. Una contestazione generica è priva di pregio giuridico.

Tutto ciò significa che le eventuali fotografie, riprese e registrazioni vocali fornite dall’investigatore privato potranno essere smentite dalla parte contro cui sono state prodotte, purché la contestazione sia a sua volta credibile. Ad esempio, se la moglie porta in giudizio il marito ritenendo di essere stata tradita e produce, come prova a sostegno della propria tesi, una fotografia che ritrae suo marito in compagnia di una donna, l’uomo potrà contestare la foto dicendo che è stata modificata digitalmente (“photoshoppata”, insomma), oppure che l’immagine non certifica la data in cui il fatto è avvenuto.

Se hai un sospetto d’infedeltà coniugale, rivolgiti agli esperti di IDFOX. Parla con professionisti, Ti saranno fornite le prove per uso legale. Lo staff è fatto d’investigatori concreti, riservati, professionali con competenze e know how.